Una
tra le “grandi idee” della spending review, consiste in un, per altro
doveroso, intervento di tagli alla spesa di personale. A partire, come
altrettanto opportuno, da tagli alla dirigenza.
L’esempio
è fornito dal recente decreto di riorganizzazione delle agenzie fiscali, che ha
accorpato i Monopoli di Stato nell’Agenzia delle dogane e l’Agenzia del
territorio a quella delle Entrate. L'obiettivo è fare in modo da assicurare un
rapporto di non oltre un dirigente ogni 40 dipendenti. Però piuttosto che
accompagnare alla pensione, perché non lasciare a casa i cosiddetti incarichi
dirigenziali a contratto, utilizzati dai politici per assumere persone di loro
fiducia e i cui meriti professionali si limitano spesso all'affinità politica?
Possibile solo in un paese normale e serio, cosa che non è l’Italia.
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