Sebbene
la schiavitù sia una parola che si legge solo sui libri di scuola, in realtà il
numero delle vittime di lavoro forzato nel mondo, compreso lo sfruttamento
sessuale, è pari a 20,9 milioni, di cui 5,5 milioni minori, non di rado
obbligati a compiere attività illecite, come l’accattonaggio organizzato, e
venduti come fossero merci anche ad un prezzo di 20mila euro.
Al
fine di contenere questa incredibile situazione la Commissione europea ha
adottato il 19 giugno un documento di strategia comprendente un complesso di
misure da attuare nell'arco del quinquennio 2012-2016.
Il
testo individua cinque priorità che includono gli aspetti di prevenzione del
fenomeno, l'attività di identificazione, protezione e supporto alle vittime,
nonché il rafforzamento dell’azione penale nei riguardi dei trafficanti. Verranno
anche istituite delle specifiche unità nazionali dedicate alla lotta
anti-trafficking, così come la creazione di squadre investigative comuni
europee col compito di perseguire il reato di tratta transfrontaliera.
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