L’Osservatorio
nazionale alcol Cneps dell'Istuto superiore di sanità ha fatto emergere che l'80,9%
degli uomini in Piemonte consuma quotidianamente alcolici, contro il 78,9%
nazionale) e il 57,4% delle donne contro il 53,4% nazionale. Il consumo a
rischio riguarda il 29,4% per gli uomini e il 9,1% per le donne, contro dati
nazionali del 25,1% e del 7,1%. Il binge drinking, cioè bee molto in un lasso
di tempo breve, riguarda il 4,9% delle piemontesi.
Cifre
che dovrebbero far preoccupare, ma l'articolo prosegue che l'azienda
farmaceutica Lunbeck Italia e il Centro di Alcologia e Patologie Correlate di
Careggi (Firenze) hanno lanciato il manifesto “Conta i biccheri”, perchè loro
contano per sensibilizzare sulla riduzione del consumo di bevande alcoliche.
Personalmente
credo che contare i bicchieri sia solo un modo di continuare a bere, nell’inutile
lotta a contenere l’enorme desiderio che c’è dietro il semplice gesto di bere
una delle qualsiasi bevande alcoliche. Mi sconcerta, ma tutto sommato non
dovrebbe, che le aziende farmaceutiche sponsorizzino attività di educazione, se
così vogliamo chiamarla, a bere un pochettino meno. Ho fatto un giro nel sito
dell’azienda farmaceutica, ma non parla di farmaci per il trattamento degli
alcolisti, ma farei 2+2 se stanno pensando di entrare in quel mondo redditizio,
magari riciclando un farmaco già in loro possesso e riuscendo a provare
scientificamente che serve a smettere o comunque a limitare l’uso di alcol.
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