venerdì 8 giugno 2012

1033. “E se tutto va come deve, entro fine anno potremo chiudere il piano di rientro”


Lo ha detto l’Ing. Ass. Reg. Paolo Monferino nei scorsi giorni, in un incontro a Palazzo Civico, dove ha illustrato il destino dell’ospedale Valdese e dell’Amedeo di Savoia, per non dimenticare la Città della Salute, che vede il progetto ridimensionato a causa dei tagli sui finanziamenti.
L’Amedeo di Savoia potrebbe essere collocato nell’ex complesso salesiano Richelmy, dietro il Maria Vittoria, al quale sarebbe collegato.
L’ospedale Valdese manterrebbe gli ambulatori e la riabilitazione cardiologica, trasformando i 180 posti letto per la riabilitazione. L’importante reparto di senologia andrebbe integrato con quello del Sant'Anna e delle Molinette, trasformandola in un'unica struttura di eccellenza da 1.600 operazioni all'anno e collocandola nelle Molinette.
Ridimensionato il progetto della Città della Salute che prevede la costruzione di due torri anziché tre: resterebbero in piedi la torre materno-infantile e quella chirurgica, mentre verrebbe sacrificata quella di medicina sostituita da una serie di interventi su altre aree del complesso delle Molinette di cui viene confermata la dismissione delle ali più vecchie, su corso Bramante e lungo il Po.
In tutto questa situazione ci saranno degli esuberi, circa 600 persone del settore amministrativo, che però verranno avviate alla pensione e in tre anni il tutto dovrebbe rientrare, senza troppi traumi dice il tecnico. Per fortuna che oltre agli esuberi, l’assessore si ricorda anche delle molte carenze di personale e speriamo che oltre a riorganizzare ospedali e reparti, inizi anche a sistemarle.

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