Sono
morte almeno 700 persone in 10 anni tra attivisti ecologisti, giornalisti e
leader delle comunità locali impegnati nella salvaguardia delle risorse
naturali, delle foreste e della terra. Il fenomeno è in crescita esponenziale.
Il bilancio più grave è stato quello dello scorso anno: 106 omicidi, quasi il
doppio rispetto a due anni prima e in aumento rispetto alle 96 vittime del
2010. I numeri potrebbero tuttavia essere al ribasso, si legge nel rapporto
dell’organizzazione Global Witness.
Più
aumenta la violenza e la coercizione e più aumentano le persone che cercano di
resistere. Ci sarà un giorno un movimento mondiale capace di arginare e fermare
l’avanzata di cemento in ogni angolo del pianeta?
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