Chiude
l’unica struttura di questo genere nel territorio comunale di Torino. Chiude
con un fax inviato dai dirigenti alle Politiche sociali alla cooperativa Pier
Giorgio Frassati, che da 12 anni gestiva la struttura. Chiude quindi una
esperienza, un gruppo di lavoro formato da 8 persone che probabilmente staranno
a casa, una risorsa per madri e bambini che scappano da violenze e disagio, ma
l’unica cosa che conta è che costa troppo, 250mila euro all’anno. In questi
giorni gira la polemica del CD comunale con i nomi delle tante consulenza fatte
a amici degli amici. Quanti 250mila euro si sarebbero potute risparmiare prima
di arrivare a questo punto? Ma i politici sanno fin troppo bene che gli ultimi
non rompono troppo le scatole. Potranno protestare un po’, potranno fare
qualche forte gesto, ma alla fine deporranno le armi e loro potranno tornare a
riempirsi le tasche e le panze ridendo delle tante persone che vivono male
perché loro vivono fin troppo bene. Devono però stare attente perché prima o
poi qualcuno, o qualcosa, li farà scendere dal loro cavallo dorato. Mi domando
come mai non ci siano stati attentati o agguati di vario genere. Forse è per
quello che dormono ancora sogni tranquilli.
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