Ha
raggiunto il culmine dell’attenzione mediatica durante le olimpiadi cinesi, ma
ormai sono in pochi a ricordarsi che il Tibet è stato occupato da ormai troppo
tempo e che non si tornerà indietro. La lenta ma costante colonizzazione cinese
ha ormai raggiunto dei livelli per cui il popolo tibetano ormai esiste più nei
paesi che li ospitano che nel loro paese d’origine. Molti però non smettono di
lottare e lo fanno con una modalità altamente spettacolare e cruenta. Secondo
le informazioni, due cugini, Tsepo di 20 anni e Tenzin di 25, si sono immolati
giovedì scorso, ma la notizia è stata data solo ieri sera, davanti ad una
scuola nella contea di Driru (Biru in cinese), nella prefettura di Nagchu (Naqu
per i cinesi), nella provincia autonoma tibetana. I due si sono dati fuoco
inneggiando alla libertà nel Tibet, all’allontanamento dei cinesi e al ritorno
del Dalai Lama.
Sono
stati 7 nell’ultima settimana, 62 dal 2009. La mia personale solidarietà a un
popolo che soffre.
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