domenica 28 ottobre 2012

1372. Le immolazioni per un Tibet libero



Ha raggiunto il culmine dell’attenzione mediatica durante le olimpiadi cinesi, ma ormai sono in pochi a ricordarsi che il Tibet è stato occupato da ormai troppo tempo e che non si tornerà indietro. La lenta ma costante colonizzazione cinese ha ormai raggiunto dei livelli per cui il popolo tibetano ormai esiste più nei paesi che li ospitano che nel loro paese d’origine. Molti però non smettono di lottare e lo fanno con una modalità altamente spettacolare e cruenta. Secondo le informazioni, due cugini, Tsepo di 20 anni e Tenzin di 25, si sono immolati giovedì scorso, ma la notizia è stata data solo ieri sera, davanti ad una scuola nella contea di Driru (Biru in cinese), nella prefettura di Nagchu (Naqu per i cinesi), nella provincia autonoma tibetana. I due si sono dati fuoco inneggiando alla libertà nel Tibet, all’allontanamento dei cinesi e al ritorno del Dalai Lama.
Sono stati 7 nell’ultima settimana, 62 dal 2009. La mia personale solidarietà a un popolo che soffre.

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