A
Città del Messico c’è il Museo de Enervantes, più noto come el Museo del Narco,
che espone in dieci sale gli oggetti
sequestrati
ai trafficanti ma anche quelli, a volte insoliti, usati
per
nascondere la droga. Passeggiando per le dieci sale incontri amuleti, feticci,
cellulari e armi rivestite in oro o tempestate di pietre preziose o adornate
con figure religiose. Un compendio di come vivono e hanno vissuto i grandi
narcos americani, un oggetto di studio antropologico, un museo che dovrebbe
insegnare qualcosa. Personalmente non so quanto sia interessante esporre al
pubblico una storia che non è proprio edificante. È anche vero che in giro per
il mondo ci sono molti musei della tortura ma osservare, anche con un certo
piacere o una determinata curiosità, quel mondo criminale e predatorio, non
credo faccia così bene alle anime delle persone.
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