Nel
paesino messicano di 1500 anime non giocano però a indiani e cow-boy, ma una
ben più seria resistenza contro il cartello della Familia Michoacana. Hanno
disseminato l’unica strada che conduce al villaggio di grandi pietre e
sparpagliato trappole e tranelli lungo il perimetro del fortino. Chi vuole
entrare a Urapicho deve passare per un posto di blocco dove i contadini in
mimetica e con fucili d’assalto controllano documenti e ispezionano auto, jeep,
furgoni, borse, zaini e valigie.
Per
alcuni non sono poi così vittime dei narcos, di sicuro però non si può in un
paese mediamente civile, auto-organizzarsi per difendere la propria esistenza e
quelle delle altre persone.
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