Che
gli immigrati facessero i lavori che molti italiani non amavano più fare era
cosa risaputa e malgrado i rigurgiti razzisti, una parte dell’economia italiana
beneficia della loro presenza. Ora la crisi impone un ripensamento generale
anche per gli italiani, su quale occupazione scegliere e tornano in auge
mestieri lasciati agli stranieri che venivano in Italia in cerca di fortuna. Un
segno di come cambiano le prospettive quando la crisi impone un ripensamento
del proprio stile di vita un modo, a mio vedere, positivo di ripensarsi in una
società che da troppo tempo vive al di sopra delle sue possibilità, dove l’apparire
è la cosa più importante e troppi ambiscono a fare i “capi”.
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