Riprende
il giro di tagli iniziato da CotaCota. Questa volta però sembra
prevalere la ragione organizzativa e di sicurezza rispetto
all'aspetto economico. Secondo l'assessore Saitta se non lo chiude
lui il punto nascite ci penserà Guariniello, perché che non ha i
requisiti di sicurezza. Per ogni punto nascite è ormai obbligatorio
avere in dotazione un reparto di rianimazione, e Susa non ce l'ha.
Non si tratta quindi di una scelta politica,
commenta l'assessore, ma a favore della sicurezza delle donne. I
sindaci devono avere il coraggio di riconoscere che partorire a Susa
non è più sicuro. Dall'altra si sono già scatenate le polemiche,
come ovvio che sia, perché chi abita in Valle dovrò andare in
Francia, oppure a Rivoli, non proprio dietro l'angolo. Dispiace che
le famose montagne olimpiche siano ormai montagne che perdono servizi
molto importanti. Vedremo come finirà il primo braccio di ferro di
questa Giunta.
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