mercoledì 26 novembre 2014

2660. La yakuza è molto preoccupata per la legalizzazione del gioco d'azzardo in Giappone


Il forse futuro primo ministro giapponese ha pensato, per far cassa, di legalizzare il gioco d’azzardo e di aprire una serie di casinò. Idea non proprio nuovo, almeno da noi, che la subiamo almeno da 20 anni. In Giappone in teoria è vietato giocare d'azzardo, in pratica ci sono molte opportunità. Il pachinko e il simbolo dell’ipocrisia istituzionale che regna nel settore, perché le vincite non dovrebbero essere in denaro, ma accanto ad ogni locale c’è un botteghino che converte i “gettoni” in contanti. Il tutto sotto la “supervisione” di un ente pubblico, Secta, dove vengono paracadutati poliziotti in pensione, che ricorda vagamente AAMS. Solo per questo gioco d'azzardo il giro d'affari nel 2013 è stato di 130 miliardi di euro, cifre che fanno impallidire anche gli italiani. Tra i primi venti paperon de’ paperoni del Paese, secondo l’autorevole rivista Forbes, ben 5 sono magnati del settore. 

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