2623. Riparte il risiko degli ospedali in Piemonte
Ogni
Governo regionale ha come obiettivo riorganizzare la rete
ospedaliera. Sembra che sia l'unica preoccupazione, quasi come la
legge elettorale. L'assessore Saitta ha illustrato in Commissione
regionale la riorganizzazione e sono iniziati i primi mal di pancia.
L'opposizione, come logico che sia, ne ha dette di tutti i colori. In
generale ci sono cambiamenti più o meno importanti, ma appare chiaro
che alcuni reparti chiuderanno e anche interi ospedali, ma non è
dato sapere quando. Sorte segnata, a quanto pare, per il nosocomio di
Lanzo (che verrà trasformato in poliambulatorio), per l'Oftalmico e
l'Amedeo di Savoia (destinati alla chiusura). Qualche residua
possibilità di salvezza per il Valdese e il Maria Adelaide,
fortemente ridotti e concentrati su pochissime attività. Scongiurati
i timori di chiusura o pesantissime conversioni per alcuni ospedali
minori come quelli di Cuognè, Susa, Ceva e Ovada che saranno
classificati come ospedali di area disagiata. Riuscirà nell'ardua
impresa di far uscire la Regione dal piano di rientro?
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