venerdì 28 novembre 2014

2669. Uno scantinato per le cure domiciliari


Si parla molto, sicuramente troppo degli ospedali, degli sprechi e della carenza di personale, ma troppo poco dei servizi sanitari territoriali, la cenerentola della Sanità. Eppure si tratta di presidi molto importanti perché vicini alle persone, che però spesso vengono oltremodo trascurati. Un esempio è l’ufficio destinato alla gestione delle cure domiciliari in via Gradisca 10, Asl To1. In pratica uno scantinato, secondo questo articolo, con scatoloni a terra sotto le scrivanie, di fronte alle porte che dovrebbero essere lasciate libere da ogni ostacolo in caso di fuga. Scatoloni in ogni angolo possibile sul pavimento. E poi cavi elettrici volanti, allacciati a prese multiple per alimentare i computer e i lettori digitali delle ricette mediche. E ancora: ausili accatastati in disordine in armadi metallici senza porte. E sedie rotte, ammucchiate in un angolo, destinate alla discarica. A smuovere le acque ci ha pensato il Collegio Ipasvi, in pratica gli infermieri e non i sindacati, che ignorano la situazione, evidentemente. Ho come l'impressione che nelle ASL viga un codice paramafioso, dove conviene in generale non denunciare, pena demansionamenti e vendette future. Ma si sa che le mie impressioni sono sempre sbagliate!

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