Si
parla molto, sicuramente troppo degli ospedali, degli sprechi e della
carenza di personale, ma troppo poco dei servizi sanitari
territoriali, la cenerentola della Sanità. Eppure si tratta di
presidi molto importanti perché vicini alle persone, che però
spesso vengono oltremodo trascurati. Un esempio è l’ufficio
destinato alla gestione delle cure domiciliari in via Gradisca 10,
Asl To1. In pratica uno scantinato, secondo questo articolo, con
scatoloni a terra sotto le scrivanie, di fronte alle porte che
dovrebbero essere lasciate libere da ogni ostacolo in caso di fuga.
Scatoloni in ogni angolo possibile sul pavimento. E poi cavi
elettrici volanti, allacciati a prese multiple per alimentare i
computer e i lettori digitali delle ricette mediche. E ancora: ausili
accatastati in disordine in armadi metallici senza porte. E sedie
rotte, ammucchiate in un angolo, destinate alla discarica. A smuovere
le acque ci ha pensato il Collegio Ipasvi, in pratica gli infermieri
e non i sindacati, che ignorano la situazione, evidentemente. Ho come
l'impressione che nelle ASL viga un codice paramafioso, dove conviene
in generale non denunciare, pena demansionamenti e vendette future.
Ma si sa che le mie impressioni sono sempre sbagliate!
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