Siamo
il paese delle sanatorie, almeno nei settori che interessano. Il
Governo ipotizza un quota da 10mila euro per ogni agenzia di
scommesse collegata a bookmaker senza concessione, con l'obiettivo di
regolarizzare il settore, fino al prossimo bando previsto nel 2016,
per assicurare alle casse dello Stato circa 500 milioni di euro.
Altri 450 milioni dovrebbero arrivare invece dall'inasprimento delle
sanzioni relative alle slot machine scollegate dalla rete legale e ai
totem, terminali irregolari che consentono di giocare online su siti
non autorizzati, presenti negli esercizi pubblici. In pratica
andranno a colpire settori specifici, che sono regolamentati male. Ma
non aveva più senso regolarizzarli chiarendo regole, senza chiedere
denaro? Ah già, ma conviene fare una bella sanatoria, che ricorda
vagamente il pizzo.
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