In
Cina vengono prodotte, oltre a tutto il resto, anche le pellicce che
potrebbero adornare i giacconi acquistati in Italia, con un metodo
alquanto barbaro, come se ne esistessero di decenti. Per ottenerla si
usano due barre metalliche: una viene inserita nella bocca
dell’animale, l’altra nell’ano. Poi le barre vengono collegate
a una batteria per automobili. Le scariche elettriche paralizzano gli
animali, ma non li uccidono. A questo punto vengono scuoiati vivi
perché bisogna mantenere il pelo più intatto possibile. Una pratica
testimoniata dall’investigazione condotta nella regione dello
Shandong dagli attivisti di Animal Equality che hanno filmato le
condizioni di vita delle volpi e dei cani-procione negli allevamenti
della zona.
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