A
manifestare questa volta è stato il movimento Pro-test, dal chiaro significato
e dal preciso mandato: replicare alle tante inesattezze di chi vuole abolire la
sperimentazione animale. Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche
farmacologiche "Mario Negri", dice chiaramente che è "una pratica ancora necessaria se si vuol
mantenere la speranza di lenire le sofferenze di bambini, adulti ed anziani che
attendono terapie efficaci. Purtroppo non esistono alternative perché le
cellule coltivate in vitro sono una estrema semplificazione che non può
sostituire la complessità anche del più piccolo organismo vivente”.
Perdonatemi,
ma se si è riusciti a mappare il genoma umano, non si riesce a creare una
perfetta similazione di un qualsiasi organo? Personalmente rimango scettico
sulle argomentazioni di questi scienziati.
2 commenti:
Mi perdoni, ma il suo scetticismo deriva direttamente dalla sua totale ignoranza in fatto di biologia. Se avesse la benché minima idea di quanto spaventosamente complesso è un qualsiasi organismo pluricellulare, non avrebbe scritto questo post. Sequenziare 3 miliardi di basi del DNA sono una bazzecola rispetto alla comprensione a livello molecolare dei meccanismi che si celano dietro alla vita. Al riguardo, ci sono molti buoni testi divulgativi. Le consiglierei di leggerne qualcuno per farsi un'idea più informata.
Che io sia ignorante in fatto di biologia direi che è praticamente certo. Che si siano trovati denari per mappare il genoma e non per fare altro, al di là della complessità, a me sembra un altro fatto. Per fortuna il blog non è considerato una testata scientifica, ma sono le riflessioni parziali e poco corrette di una persona che vive in questo mondo. Occorre informarsi, ma occorre anche credere che si possano cambiare determinati paradigmi.
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