Per
la prima volta da oltre 15 anni il numero delle persone che si è tolto la vita
è sceso sotto quota 30mila. Il suicidio è diventato, a seconda della fascia
d’età, la seconda o terza causa di morte (fonteOnu), ma il paese del sol
levante continua a essere tra primi posti, nonosante il calo, assieme a Corea
del Sud, Ungheria e Slovenia. L'articolo indaga poi sulla realtà dei dati, che
come spesso succede, vengono disposti in una maniera tale da renderli un po’
diversi dalla realtà. Infine descrive molto bene un fenomeno apparentemente
paradossale. In Giappone le compagnie assicurative pagano anche le polizza per
morte in caso di suicidio. Per cui molte persone che si tolgono la vita lo
fanno anche per assicurare un futuro a chi rimane della loro famiglia. All’idea
di toglierle dalle polizza, come avviene negli USA, risponde in maniera
fulminante e lucida Junko Kitanaka, medico e sociologa, autrice di vari saggi
sul malessere sociale, “perchè il Giappone diventerebbe in un baleno come gli
Stati Uniti dove i disperati, anziché suicidarsi con dignità e decoro,
ammazzano gli altri”.
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