In
Africa avviene ormai da alcuni anni una lenta penetrazione di aziende
cinesi,
che acquistano terreni per le importanti materie prime celate nel sottosuolo. L’oro
è una di queste e il Ghana è il secondo produttore del continente africano. Qui
ci sono dai 30 ai 50mila cinesi, arrivati in maniera non sempre legale, che
lavorano per arricchirsi scavando nelle miniere, ma sembra anche che non si
comportino proprio come dei gentiluomini. Alcuni reduci cinesi dalla corsa
all’oro raccontano una storia dove i lavoratori africani vengono trattati come
schiavi, vengono pagano pochissimo e nelle miniere il rancio è peggiore di
quello dei cani. Molti villaggi dell’Ashanti, regione centrale del Ghana,
sarebbero stati assaltati, le donne violentate e le case bruciate.
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