Roberto
Saviano firma questo interessante articolo, che si fonda sull’'inchiesta Lybra
della Dda di Catanzaro, portata avanti dal sostituto procuratore Pierpaolo
Bruni e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Una sorta di manuale per
identificare gli ingredienti per ottenere successo nel sistema
"estrattivo", dove gli interessi politici si sposano a quelli
affaristici e dove i mediatori più adatti sono quelli mafiosi. Protagonista è
Francesco Comerci, titolare della ditta "Edil Sud", accusato
dall'antimafia di essere al servizio dei Tripodi di Porto Salvo, cosca legata
ai Mancuso di Limbadi, la più potente famiglia 'ndranghetista della provincia di
Vibo Valentia e una delle più ricche d'Europa. Ma è molto più interessante l’elenco
dei comprimari, non indagati ma citati, rende chiaro fin da subito questa
dimensione esemplare. Ci sono l'ex assessore ai Lavori Pubblici della Regione
Lazio, Vincenzo Maruccio (Idv), e Diego Zarneri, vicesegretario nazionale del
Movimento per l'Italia di Daniela Santanché. Giulio Violati, manager nel
settore cinematografico e marito di Maria Grazia Cucinotta, e una soubrette non
molto nota ma ottimamente introdotta persino in ambienti vaticani, Michela
Cerea. Non mancano nemmeno la proprietaria di un centro massaggi in zona
Vaticano e un Gran Maestro di una loggia massonica. Politici, massoni, mafiosi,
soubrette, imprenditori: attori di una storia che - al di là degli appalti e
degli affari effettivamente portati a termine - ci dice tutto del sottobosco
che abita i palazzi romani del potere.
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