Paolo
Canova e Diego Rizzuto, esperti nel calcolo delle probabilità sono chiari.
«Ogni gioco è naturalmente organizzato per far guadagnare il banco. E il banco
ha sovente un margine fisso e sicuro di guadagno».
La
sconfitta, alla lunga, è un calcolo. «Ciò che uno perde è il prodotto del
margine di guadagno del banco moltiplicato per la somma giocata nel tempo».
Perché ogni gioco (roulette, Superenalotto, Win for Life) hanno una loro
percentuale di vincita sicura.
Paolo
e Diego hanno la prova provata di questa equazione: sono stati in grado di dire
a una donna, giocatrice compulsiva, quanto si sarebbe giocata nel giro di pochi
anni (330 milioni) tentando sempre allo stesso azzardo e puntando praticamente
sempre la medesima somma.
Molti
giocatori utilizzano la matematica per affrontare determinati giochi, oppure
scoprono che esistono dei trucchi per dire che la slot si appresta a pagare.
Sono tutti errori cognitivi, tentativi di un cervello di predire il caso, cosa
assolutamente impossibile. Aggiungiamo che ci ricordiamo molto più volentieri
le nostre intuizioni riuscite, a scapito dei mille fallimenti e la frittata è
fatta. Ogni giocatore conosce il modo di vincere sicuramente, o almeno ci crede
finchè non gli finiscono i soldi. Interessante che a dire certe cose non siano
persone schierate oppure contro le società che gestiscono i giochi, che spesso
passano per le vittime di campagne che tendono a dipengerle come il male
assoluto.
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