Ognuno
di noi consuma ogni giorno 29 chili di suolo, 2,2 tonnellate di acqua e 4,1
litri di gasolio. Una cifra che moltiplicata per 7 miliardi, la popolazione
mondiale, offre la quantità di pianeta divorata globalmente ogni giorno, in una proporzione gigantesca. È l’analisi presentata da Julian Cribb, un veterano
della comunicazione scientifica, a una conferenza dell’Accademia australiana di
scienze a Canberra. È una quantità di risorse incredibile e inaspettata,
dunque, quella che ogni persona mediamente consumerebbe ogni giorno sotto forma
di cibo. Risorse che sono sempre meno rimpiazzabili e rinnovabili.
Per
rimediare un po’ a un futuro disastroso, fatto di carestie e assenza di risorse
occore, per esempio aumentare l’acquacoltura, con un massiccio sviluppo della
coltivazione delle alghe per la produzione di cibo, combustibile e plastiche.
Inoltre occore far crescere l’agricoltura urbana e la diversificazione delle
colture. «Ci sono 25 mila piante commestibili sul pianeta Terra, e il 99 per
cento di esse sono sconosciute alla maggior parte della popolazione», ha
concluso Cribb, quindi non abbiamo ancora esplorato il potenziale alimentare
del nostro pianeta.
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