venerdì 30 novembre 2012

1438. Il cortocircuito governativo che provoca il gioco d’azzardo



Lo Stato italiano ha incentivato per anni il proliferare di opportunità per giocare d’azzardo, autorizzando nuovi giochi e l’installazione di ormai quasi 500mila tra slot e vlt. In primis per garantire un gettito fiscale, ora soprattutto per far guadagnare l’ormai potente lobby del gioco. Peccato che lo Stato debba anche tutelare la salute dei suoi cittadini, entrando in contraddizione con quello che il Ministero della Salute ha fatto, introducendo nei LEA la malattia del Gioco d’Azzardo Patologico.
Se però un Comune tenta di arginare il fenomeno, conscio che è stato superato un limite, il Ministero dell’Economia e della Finanza sottolinea come sia importante non ostacolare una importante fonte di entrate erariale. Succede al Municipio della Valpolcevera di genova, ma potrebbe succedere in tutti quei comuni dove le amministrazioni hanno iniziato a fare qualcosa di concreto per aiutare i propri cittadini.

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