giovedì 22 novembre 2012

1416. Si può vivere senza foie gras?



Ogni anno 37 milioni di anatre e oche vengono barbaramente ingozzate per mezzo di un tubo metallico, lungo 20-30 cm, infilato in gola e spinto giù fino al raggiungimento dello stomaco. Per costringere l'organismo a produrre il foie gras, l'animale deve ingerire un'enorme quantità di mais in pochi secondi. Questo comporta l'aumento delle dimensioni del fegato (quasi di dieci volte superiore rispetto a quelle normali) e lo sviluppo di una malattia chiamata: steatosi epatica. Una barbaria inaudita in nome di una “prelibatezza” chiamata fois gras. Gli animali utilizzati per la produzione vengono privati del proprio becco, senza anestesia, con pinze o forbici.  Se cercano di divincolarsi rischiano di morire soffocati. I fortunati che sopravvivono moriranno successivamente a causa di dolorosissime infezioni. La natura delle anatre e delle oche è di trascorrere gran parte della loro esistenza in acqua. I volatili utilizzati per la produzione vengono tenuti in gabbie così piccole da non riuscire nemmeno girarsi su loro stessi, tantomeno ad assumere una posizione eretta o battere le ali.
Se tutto questo ha un senso, qualcuno me lo spieghi.

2 commenti:

Cristina Deboni ha detto...

Una volta ero molto golosa del patè di fegato, tantissimi anni fa, quando ero molto giovane ma da quando ho saputo come fanno a farlo e le torture che fanno subire a queste povere oche, ho smesso di colpo perché non voglio essere partecipe di questa inaudita violenza a esseri innocenti della nostra terra! Cristina

jackS ha detto...

Grazie del tuo passaggio al covo! La cosa importante è conoscere, poi ognuno farà la propria scelta, per questo pubblico determinate notizie.