Canzone
del 2003 nel suo stile chiaro e diretto, che mette in musica il sentimento di
molti italiani in quegli anni e ancora oggi direi. Il cantante intreccia un
dialogo immaginario con il Presidente per sottolineare l’infinità di
contraddizioni in cui versa il paese, ma che in fondo apprezza, perchè senza
Italia non ci sarebbe stato Gaber. Un autore che ha cercato di dire sempre la
stessa cosa: pensa con la tua testa o almeno provaci!
Io
G. G. sono nato e vivo a Milano
Io
non mi sento italiano
ma
per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi
scusi Presidente
non
è per colpa mia
ma
questa nostra Patria
non
so che cosa sia.
Può
darsi che mi sbagli
che
sia una bella idea
ma
temo che diventi
una
brutta poesia.
Mi
scusi Presidente
non
sento un gran bisogno
dell'inno
nazionale
di
cui un po' mi vergogno.
In
quanto ai calciatori
non
voglio giudicare
i
nostri non lo sanno
o
hanno più pudore.
Io
non mi sento italiano
ma
per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi
scusi Presidente
se
arrivo all'impudenza
di
dire che non sento
alcuna
appartenenza.
E
tranne Garibaldi
e
altri eroi gloriosi
non
vedo alcun motivo
per
essere orgogliosi.
Mi
scusi Presidente
ma
ho in mente il fanatismo
delle
camicie nere
al
tempo del fascismo.
Da
cui un bel giorno nacque
questa
democrazia
che
a farle i complimenti
ci
vuole fantasia.
Io
non mi sento italiano
ma
per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo
bel Paese
pieno
di poesia
ha
tante pretese
ma
nel nostro mondo occidentale
è
la periferia.
Mi
scusi Presidente
ma
questo nostro Stato
che
voi rappresentate
mi
sembra un po' sfasciato.
E'
anche troppo chiaro
agli
occhi della gente
che
è tutto calcolato
e
non funziona niente.
Sarà
che gli italiani
per
lunga tradizione
son
troppo appassionati
di
ogni discussione.
Persino
in parlamento
c'è
un'aria incandescente
si
scannano su tutto
e
poi non cambia niente.
Io
non mi sento italiano
ma
per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi
scusi Presidente
dovete
convenire
che
i limiti che abbiamo
ce
li dobbiamo dire.
Ma
a parte il disfattismo
noi
siamo quel che siamo
e
abbiamo anche un passato
che
non dimentichiamo.
Mi
scusi Presidente
ma
forse noi italiani
per
gli altri siamo solo
spaghetti
e mandolini.
Allora
qui m'incazzo
son
fiero e me ne vanto
gli
sbatto sulla faccia
cos'è
il Rinascimento.
Io
non mi sento italiano
ma
per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo
bel Paese
forse
è poco saggio
ha
le idee confuse
ma
se fossi nato in altri luoghi
poteva
andarmi peggio.
Mi
scusi Presidente
ormai
ne ho dette tante
c'è
un'altra osservazione
che
credo sia importante.
Rispetto
agli stranieri
noi
ci crediamo meno
ma
forse abbiam capito
che
il mondo è un teatrino.
Mi
scusi Presidente
lo
so che non gioite
se
il grido "Italia, Italia"
c'è
solo alle partite.
Ma
un po' per non morire
o
forse un po' per celia
abbiam
fatto l'Europa
facciamo
anche l'Italia.
Io
non mi sento italiano
ma
per fortuna o purtroppo lo sono.
Io
non mi sento italiano
ma
per fortuna o purtroppo
per
fortuna o purtroppo
per
fortuna
per
fortuna lo sono.
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