«A
me piace fare i caffè, parlare con i clienti. Non voglio più avere a che fare
con chi è convinto che il denaro per vivere arriva da quegli apparecchi».
I
cambiamenti nascono dal basso ed è spesso inutile pensare e sperare che chi “comanda”
possa tempestivamente prendere dei provvedimenti. Se la metà dei bar che hanno
delle macchinette seguisse il suo esempio sarebbe in atto una piccola, ma
grande rivoluzione culturale in questo paese. Mettere al primo posto le
persone, poi i soldi. Brava la signora Pavesi di Cremona!
Nessun commento:
Posta un commento