Una
parte della popolazione è contro il gioco d’azzardo. A testimoniarlo un corteo
che qualche mese fa ha attraversato la città per dire basta al fiorire di sale
slot e occasioni di gioco.
Intanto
le famiglie cercano di contenere i danni e ci sono state già venti persone che
nell'ultimo mese hanno chiesto al tribunale di far interdire un loro congiunto
che si è rovinato per colpa del gioco.
Un
numero altissimo di richieste, segnale che la situazione è molto grave.
A Pavia
c'è una macchinetta «mangiasoldi» ogni 136 abitanti, la più alta densità
d'Italia, e il denaro gettato nelle scommesse equivale qui al 7,8% del prodotto
lordo locale, pari a oltre 2800 euro all'anno pro capite.
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