Sono
4.080.000 i lavoratori che nel 2012, nel nostro Paese, si trovano nella
cosiddetta “area del disagio”, che definisce in maniera eufemistica l'insieme
dei dipendenti temporanei e dei collaboratori che lavorano a tempo determinato
perchè non hanno trovato un impiego a tempo indeterminato e degli occupati
stabili che svolgono un lavoro a tempo parziale perchè non hanno trovato un
lavoro a tempo pieno, con un incremento di 718 mila unità (pari al 21,4%)
rispetto al 2008. È quanto emerge in una ricerca sulla qualità
dell'occupazione, elaborata dall'Ires Cgil sui dati Istat riferiti al primo
semestre di ogni anno.
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