A
obbligare le principali aziende produttrici ad ammettere le proprie
responsabilità è stato un giudice distrettuale americano, Gladys Kessler. La
campagna dovrà durare almeno due anni ed essere pubblicata su vari media. I
dettagli, ad esempio il costo, devono ancora essere stabiliti, ma di certo non
piaceranno alle aziende, che potrebbero appellarsi contro la decisione di
Kessler. Al momento hanno fatto sapere che stanno studiando il pronunciamento
del giudice. In pratica le industrie dovranno cominciare gli annunci con una
frase del tipo “Le aziende hanno ingannato deliberatamente i cittadini
americani vendendo e pubblicizzando le sigarette a basso contenuto di catrame o
light come meno nocive” delle normali bionde. O ancora: “Il fumo uccide, in
media, 1.200 americani. Ogni giorno”. E anche, “Le aziende intenzionalmente
producono le sigarette in modo da renderle più appetibili”. Ma anche “Quando si
fuma, la nicotina effettivamente provoca dei cambiamenti nel cervello: è per
questo che è così difficile smettere di fumare” oppure ”Tutte le sigarette
provocano il cancro, malattie polmonari, attacchi di cuore e morte prematura -.
Anche le sigarette light, a basso contenuto di catrame, le ultra light e quelle
naturali. Non c’è sigaretta sicura”. Tra i messaggi da pubblicizzare a loro
spese anche “Non esiste un livello sicuro di esposizione al fumo passivo” e “I
bambini esposti al fumo passivo hanno un rischio maggiormente di essere colpiti
dalla sindrome di morte improvvisa del lattante, da infezioni respiratorie
acute, di avere problemi alle orecchie, asma grave e funzionalità polmonare
ridotta.”
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