Non
è tollerabile che un grande paese come la Cina venga messo in discussione dai
tibetani. Una “loro” provincia non può ribellarsi e nemmeno ricordare di essere
stati invasi e colonizzati. La protesta è del tutto inutile, ma per meglio
spiegare il concetto, le autorità occupanti hanno stabilito punizioni sempre
più severe per i familiari di chi si autoimmola in Tibet, e perfino per gli
interi villaggi da cui provengono coloro che scelgono di darsi fuoco come
protesta contro il controllo cinese.
Realpolitick
e l’Europa ben zitta, che se no ci comprano!
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