Preoccupa
l'articolo che racconta dell'ipotesi di chiusura. Il posto è coperto
da Giorgio Capizzi, facente funzione dopo l'addio di Roberto
Rigardetto, da pochi mesi in pensione. Qui inizia il problema, dove
le responsabilità sfumano e in fondo non sono di nessuno, perché la
struttura è collegata alla scuola di medicina. In pratica non si è
trovato un cervello da far rientrare, anche per diverse scelte
economiche, per cui la scuola di neuropsichiatria infantile rischia
la chiusura. A fronte di dati preoccupanti come che negli ultimi mesi
un paziente su tre che arriva al pronto soccorso psichiatrico delle
Molinette-Città della Salute è un adolescente, mancheranno i
professionisti per accoglierli e aiutarli. Saitta pensaci tu!
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