Certe
notizie, almeno il sottoscritto, proprio non se le aspetta.
L'inchiesta della procura, coordinata dal pubblico ministero Cesare
Parodi, investe l'azienda telefonica con l'ipotesi di accusa di usura
e di esercizio abusivo dell'attività bancaria. In pratica Telecom
fittiziamente procurava ai clienti materiale informatico o servizi
presso alcune società sue fornitrici. Poi, attraverso una società
partecipata procurava il contratto di leasing e si faceva lei stessa
garante del prestito. Infine, consegnava il denaro al cliente. Il
denaro che doveva servire, sulla carta, per l'acquisto del materiale
informatico, in realtà era destinato a tutt'altro uso. Con questo
giochetto importanti società sono poi fallite, anche perché i tassi
erano anche doppi rispetto a quelli che sono considerati d'usura.
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