Uno
studio del centro Srm (Studi e ricerche per il Mezzogiorno) del
gruppo Intesa SanPaolo, evidenzia l'identikit dell'azienda mafiosa:
spesso piccola (nel 50percento dei casi ha un capitale medio tra 10 e
20 mila euro), giovane (in media dieci anni tra la costituzione e la
confisca di prima istanza, ancora meno per il sequestro). E' spesso
una srl, più agile da creare, da gestire, dietro cui la sua identità
criminale resta meglio nascosta. Vi entrano parenti e amici con ruoli
di prestanome, si fa ampio ricorso a partecipazioni societarie, nel
tipico schema delle "scatole cinesi". Poco
patrimonializzata, non ha bisogno di essere competitiva rispetto alle
imprese legali del medesimo settore, gode di ampia liquidità e basso
indebitamento bancario. Le aziende criminali esercitano pressioni sui
fornitori e sui lavoratori, in genere sottopagati, utilizzano materie
prime o servizi di basso costo e qualità scadente, sono colluse con
apparati amministrativi corrotti, falsificano i documenti contabili e
societari, evadono il fisco e scoraggiano la concorrenza.
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