Mafia
capitale ha scoperchiato un mondo che molti non volevano proprio
vedere. Un mondo fatto però anche di persone oneste, inconsapevoli
di come fossero coinvolti. Un lavoratore della coop 29 giugno non è
proprio detto che fosse un mafioso come Buzzi o Carminati. Comunque
il dibattito attorno alle cooperative sociali si è un briciolo
animato, rivelando le tante, troppe contraddizioni di quel mondo
para-statale. Ora viene pizzicato anche il pianeta carcere, uno dei
luoghi di transito di molti lavoratori delle cooperative o dove molte
persone possono scontare la pena con misure alternative. É
abbastanza ovvio che accada ciò, visto che il resto del mondo vede i
carcerati come fumo negli occhi e storicamente solo le coop sociali
hanno rappresentato l'unica possibilità di reinserimento.
Nell'articolo si punta il dito sul fatto che i controlli sulle pene
alternative siano scarsi e insufficienti. Un modo simpatico per dire
che non servono?
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