Ultimo
arrivato il Piemonte, che ha approvato
il “Programma per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del
rischio del gioco d’azzardo”. In
sostanza si
prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro interassessorile
(Glia) coordinato
dalla Direzione Regionale Sanità
e composto da uno o più rappresentanti delle Direzioni Regionali
competenti sulla materia ed esperti delle Asl e di una Consulta
regionale
all’interno della quale le istituzioni, gli stakeholders della
società, i membri della comunità scientifica ed i rappresentanti
dei pazienti trovino uno spazio comune di discussione e
progettualità.
Il Glia elabora le proposte e le priorità di intervento, con un coordinamento centrale che un coordinamento territoriale attraverso i Piani Locali delle Dipendenze di cui alla D.G.R. n. 48 del 2008, nonché i Piani Locali della Prevenzione.
Il Glia elabora le proposte e le priorità di intervento, con un coordinamento centrale che un coordinamento territoriale attraverso i Piani Locali delle Dipendenze di cui alla D.G.R. n. 48 del 2008, nonché i Piani Locali della Prevenzione.
Presso
ogni Asl è istituito un tavolo tecnico per la programmazione delle
azioni di prevenzione del gioco d’azzardo patologico
costituito da esperti Asl, rappresentanti degli Enti Locali, dei
Servi Sociali e di degli altri soggetti interessati. Si prevedono
attività formative rivolte a esercenti, alla polizia locale, agli
operatori sociali e all’associazionismo; iniziative informative
rivolte alla popolazione rivolte a target selezionati (es.
giovanissimi sul gioco on line, immigrati, consumatori di sostanze,
ecc); gestione condivisa degli sportelli informativi. Vedremo
poi in concreto quanti finanziamenti riceveranno e quanti risultati.
Rimango comunque perplesso dall'apertura di una serie di “tavoli”,
quando mancano le sedie!
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