La
ricerca, condotta in collaborazione dall’Università del Paese
Basco UPV/EHU, dall’Istituto Basco di medicina forense e da
CIBERSAM, ha preso in esame tutti i casi di morte improvvisa avvenuti
nella provincia di Biscaglia in un periodo di sette anni (dal gennaio
2003 al dicembre 2009). Sono stati scelti 437 casi riguardanti una
fascia di popolazione relativamente giovane, tra i 19 e i 49 anni, la
cui morte è stata di natura non-violenta, immediata o entro sei ore
dalla comparsa dei sintomi cardiovascolari. Per ogni decesso è stato
condotto un esame post mortem unitamente ad analisi istopatologiche e
tossicologiche. Inoltre si è provveduto a riesaminare i dati clinici
e le circostanze di ogni morte. Rispetto alla popolazione in
generale, il consumo di cocaina è risultato da 13 a 58 volte
superiore nei casi di morte per cause cardiovascolari, il doppio
rispetto ai fumatori di tabacco. Infine è stato evidenziato un
fattore di rischio rappresentato dall’appartenenza di genere: i
maschi sono molto più esposti alla possibilità di avere un attacco
di cuore. Tutte queste informazioni non serviranno a far smettere
ahimè di usare cocaina, ma che almeno girino!
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