martedì 23 dicembre 2014

2758. I crimini contro gli animali non saranno depenalizzati


È il ministero di Giustizia a rassicurare gli amanti degli animali dopo giorni di preoccupazioni e proteste. Tutto era nato con il decreto legislativo riguardante la «non punibilità per particolare tenuità del fatto». Lo schema alla base di tutto mira alla depenalizzazione giudiziaria per le condotte sanzionate con pena pecuniaria o con pena detentiva non superiore ai cinque anni. Uno schema che rischiava di includere i reati contro gli animali, tutti con pene inferiori ai cinque anni di carcere: il maltrattamento (art. 544 ter c.p.) è punito con una reclusione di tre mesi a un anno e sanzioni pecuniarie da 3 mila a 14 mila euro, mentre l’uccisione (art. 544 bis) con la reclusione da 3 a 18 mesi. 

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