Ahimè
i giocatori d'azzardo superano, alcune volte, la linea non sempre
molto spessa che separa il legale dall'illegale, commettendo anche
degli omicidi. Due notizie stanno rimbalzando in queste ore. A Parma
per l’omicidio di Giorgio Gobbi, avvenuto per mano del cognato che
aveva chiesto in prestito orologi e gioielli di grande valore per poi
venderli o impegnarli e usare i soldi nelle slot e nei videopoker.
Una volta che Gobbi ha chiesto di riavere indietro i monili, il
cognato ha organizzato l’omicidio. A Torino un tabaccaio, Enrico
Rigollet, è stato picchiato a morte da un cliente, Giuseppe Cerasa
di 38 anni. Anche se non è ancora chiaro il motivo, sospetto sia
legato al gioco d'azzardo, almeno leggendo la notizia mi pare di
capire così.
Aggiornamento del 13 dicembre
La tragica morte del tabaccaio non sembra riconducibile al gioco d'azzardo, ma alla malattia mentale dell'omicida. La ricostruzione giornalistica mi semba francamente eccessiva, perchè non è che se non prendi la terapia un giorno si scatena l'inferno, almeno di solito funziona così.
Aggiornamento del 13 dicembre
La tragica morte del tabaccaio non sembra riconducibile al gioco d'azzardo, ma alla malattia mentale dell'omicida. La ricostruzione giornalistica mi semba francamente eccessiva, perchè non è che se non prendi la terapia un giorno si scatena l'inferno, almeno di solito funziona così.
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