martedì 2 dicembre 2014

2679. 30 anni fa a Bophal


Nella notte tra il 2 il 3 dicembre 1984 40 tonnellate di isocianato di metile fuoriuscirono dallo stabilimento della Union Carbide di Bophal, consociata della omologa multinazionale americana, specializzata nella produzione di fitofarmaci. La nube di gas tossici uccise oltre 3mila persone e avvelenò decine di migliaia di altri lavoratori e residenti. Oggi, a distanza di 30 anni, l’inquinamento continua a causare vittime. Secondo le associazioni per i diritti umani locali sarebbero ancora centinaia le tonnellate di rifiuti tossici illegalmente stoccati sotto terra.

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