Il
nostro rapporto con gli animali alterna fasi in cui gli esseri umani li salvano
se finiscono in un fosso, in un fiume o spiaggiati, per diventare crudeli se
devono competere per una gara o se ne vogliamo cibarsi. È il caso della “Grand
National”, la celebre corsa di cavalli britannica di oltre 7 chilometri e una
trentina di infidi ostacoli, che si svolge sul tracciato di Aintree, vicino
Liverpool. Sabato sono morti due cavalli chiamata Synchronised e According To
Pete, e altri due sono rimasti feriti. Entrambi gli animali deceduti sono
crollati dopo aver saltato l'ostacolo chiamato Becher's Brook, fatto di tronchi
di abete e noto per la sua difficoltà.
Anche
nell'edizione dell'anno scorso erano morti due cavalli, 35 in totale dal 2000.
La RSPCA, la principale charity animalista della Gran Bretagna ha
immediatamente chiesto una revisione della competizione. Altro che revisione:
abolizione!
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