Federico
Fubini racconta nel suo nuovo libro La Cina siamo noi la propria esperienza nel
Bingo di Casoria dove, dopo due ore, aveva speso più di cento euro e non aveva
vinto ancora niente, e come lui anche gran parte della piccola folla immobile
in silenzio sotto i neon accecanti.
Attorno
ai tavoli gialli e ai grandi tabelloni elettronici sul muro, l’atmosfera di una
Sala Bingo è un misto fra un mondo onirico e la brutalità di una catena
alimentare. Il più forte divora il più debole, poi sarà divorato da uno più
forte di lui. La gran parte dei tavoli è occupata da signore anziane e
spettinate, malamente vestite e infagottate nei loro cappotti malgrado il
caldo.
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