In
dieci anni l’Italia ridurrà il personale militare 33mila unità, mentre quello
civile di diecimila. Non è una misura che nasce dal riconoscere che la guerra
non è un grande strumento di pace, e benché L’italia ripudi la guerra, a casa
degli altri è sempre meglio poterci mettere un piede. Così per meri motivi
economici, sai che novità in questo periodo, è stata approvata dal Cdm il
disegno di legge che taglierà personale militare.
Confermata
inolte la riduzione del numero di aerei F35, per il quale l'Italia si era
impegnata ad acquistare 131 aerei per una spesa di 15 miliardi; il nuovo
accordo ne prevede 90, con un risparmio
stimato attorno ai 5 miliardi.
Per
raggiungere l’obiettivo verranno ridotti i reclutamenti e si cercherà di
favorire gli esodi, attraverso la mobilità verso le altre amministrazioni
pubbliche, centrali e locali, oltre alle forme di part-time per i dipendenti
civili e a norme per il reinserimento nel mondo del lavoro. La forbice toccherà
in misura maggiore generali e ammiragli, che subiranno un decremento di circa
il 30%. Insomma si scaricherà su altri enti pubblici, che mi risulta non godono
di grande salute, i costi dell’apparato militare. I conti così risulteranno
tornare, ma chissà in quale ministero, regione o ente locale salteranno.
A
mio parere diminuiranno le spese per il personale, questo appare probabile, ma
aumenteranno le spese per apparecchiature e formazione, così i conti rimarranno
sempre gli stessi. Tra dieci anni ne riparleremo.
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