Triste
ed ennesima storia di familismo all’italiana a danno dell’ente pubblico. I protagonisti,
come nelle classiche vicende familiari, sono Pietro Cicorella, padre,
ragioniere e direttore amministrativo dell'Aress, costola operativa dell’Assessorato
regionale alla sanità, il figlio Marco Giuseppe e una zelante segretaria amministrativa.
Questo trio è riuscito nell’intento di far assumere, tramite agenzia
interinale, Marco Giuseppe Cicorella come custode notturno, fargli avere uno
stipendio che oscilla tra i 3mila e i 5mila euro, a seconda dei giornali e
farlo lavorare pochissimo, visto che la segretaria “copriva” tutte le sue
assenze. Chissà che pacchia, avrà pensato il giovane: tutti quei soldi senza
fare niente!
Per
tutti gli altri agghiaccianti dettagli, vi lascio alla lettura della notizia su
La Stampa e La Repubblica.
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