La
notizia di qualche giorno fa, dove l’amministrazione comunale è stata
condannata a risarcire 1,3 milioni di euro alla ditta che noleggia slot e che è
stata danneggiata dall’ordinanza comunale che ne limitava l’orario di
accensione, non è del tutto fondata.
A
sottolineare, giustamente, la questione è questo articolo, che spiega bene la
vicenda. L’azienda ha chiesto l’indennizzo il 3 febbraio 2012, per cui appare
abbastanza impossibile che il TAR si sia già espresso. Il problema nasce dal
fatto che l’amministrazione comunale, non avendo ricorso in appello dopo la
vera pronuncia del Tar dello scorso maggio, avrebbe potenzialmente ammesso la
propria colpa andando indirettamente a legittimare la richiesta risarcitoria.
Forse
qualcuno ha gridato al lupo un po’ presto, ma di fatto è urgente che il
Parlamento regolamenti in maniera efficace la materia, prima che succedano
altri pasticci legali.
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