Non
è riuscito in una impresa che probabilmente sarebbe stata scritta nei libri di
scuola tra qualche anno: riuscire a definire le retribuzioni di parlamentari e
amministratori pubblici per equipararle a quelle degli altri paesi europei.
Voluta
dal governo Berlusconi nel luglio scorso, già a dicembre aveva detto che il
lavoro non avrebbe prodotto molti risultati, perché esistono dei vincoli posti
dalla legge, per l’eterogeneità delle situazioni negli altri Paesi e, sopratutto
per la difficoltà nella raccolta dei dati, leggi omertà. Guarda caso quando si
tratta di andare a fare i conti di pensionati e dipendenti pubblici tutto fila
liscio, quando si parla di parlamentari e consiglieri di amministrazioni
pubbliche diventa tutto impossibile. Complimenti e visto che qualche italiano
andrà a votare, dimentichi di fare un favore a qualcuno e cerchi di fare un
favore al Paese, votando dei perfetti sconosciuti o persone che non sono
strutturali a nulla. Forse riuscire a combinare qualcosa di diverso nei
prossimi anni.
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