Succede
all’istituto comprensivo di Avigliana e non poteva che accadere nel mondo della
scuola, visto il tanto impegno del governo nel raderlo al suolo. Mancano i
soldi, tutti i precari non si possono pagare e non si può dividere la cifra per
il numero di lavoratori. Che fare? L’unica è mettere in palio i sette stipendi
per dodici persone. Cinque maestri non prenderanno lo stipendio questo mese e
se la sfortuna sarà dalla loro, anche il prossimo, finchè non arriveranno i
fondi del ministero. I cretini vanno a ritirarsi in abbazia, chi forma le
future generazioni tira la cinghia. Bel paese di m.
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