martedì 14 maggio 2013

1773. L’industria delle carità



Chi lavora nel sociale campa sulle disgrazie altrui, su questo non ci piove. Ma
anche gli idraulici campano sul fatto che le tubature si rompono, anche i medici campano sulle malattie, per non parlare delle aziende farmaceutiche. Se stiamo ben a guardare anche gli agricoltori campano sul fatto che dobbiamo mangiare, per non parlare dei becchini, che campano sul fatto che prima o poi tutti moriremo. Non condivido chi accusa i lavoratori sociali di campare sulle disgrazie altrui, ma non condivido neanche l’idea di glorificarli per il semplice fatto di stare vicino ai cosidetti “ultimi” della società. É una scelta e come tale va rispettata, sempre che non si tratti invece di aver trovato solo lavoro nel sociale e non da altre parti, allora il discorso cambia.

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