Chi
lavora nel sociale campa sulle disgrazie altrui, su questo non ci piove. Ma
anche gli idraulici campano sul fatto che le tubature si rompono, anche i
medici campano sulle malattie, per non parlare delle aziende farmaceutiche. Se
stiamo ben a guardare anche gli agricoltori campano sul fatto che dobbiamo
mangiare, per non parlare dei becchini, che campano sul fatto che prima o poi
tutti moriremo. Non condivido chi accusa i lavoratori sociali di campare sulle
disgrazie altrui, ma non condivido neanche l’idea di glorificarli per il
semplice fatto di stare vicino ai cosidetti “ultimi” della società. É una
scelta e come tale va rispettata, sempre che non si tratti invece di aver
trovato solo lavoro nel sociale e non da altre parti, allora il discorso
cambia.
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