venerdì 10 maggio 2013

1767. La Bologna d’azzardo



Il procuratore capo dell'Emilia-Romagna Ugo Pastore racconta che il fenomeno non riguarda solo gli adulti, ma anche gli adolescenti che per comprare "gratta e vinci" rubano tra le mura domestiche, e in qualche caso, si prestano come basisti per furti nella propria casa. Intanto un giocatore racconta che "la considero come l'epidemia di eroina degli anni '80, e non lo dico per esperienza personale. I primi mesi di non gioco vivi come attanagliato da una morsa. Io mi ricordo che li ho passati sognando di giocare, di perdere, addirittura di essere anch'io un fantino come quelli su cui scommettevo".

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