Negli
ultimi anni è montata, con ragione, una gran rabbia per le promesse dei tanti
politici, che miravano soprattutto a far quel che volevano una volta eletti.
Difficile trovare una classe politica che abbia mantenuto le troppe promesse
elettorali. Dietro loro però vive una classe molto più potente, perchè nascosta
e soprattutto non eletta: i burocrati di palazzo. Una volta che entrano in
possesso dei segreti del burocratichese, non se ne vanno fino alla pensione.
Pensare poi il segretario generale del Senato in pensione guadagni, con
l'aggiunta della prebenda di consigliere di Stato, quasi il triplo del capo
dello Stato offre la misura di quanto sia fuori fuoco il mirino che mette al
centro i privilegi della casta. Occorrerebbe prendere dei provvedimenti, ma
come può il Governo mettere un freno a chi lo accompagna in questo viaggio?
Sarebbe come togliere il bastone a una persona claudicante.
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