Da
un po’ troppo tempo non si parla più di persone che muoiono in Italia sul posto
di lavoro. Ogni tanto si ricorda la Thyssen, ma troppe persone continuano a
morire per guadagnarsi la pagnotta. Nel nostro paese sono oltre 1000 l’anno,
nel resto del mondo non si contano. Si muore anche per produrre l’abbigliamento
di marca che gli occidentali amano così tanto. A Dacca sono morte almeno 381
persone, impegnate a cucire per un numero imprecisato di note e meno note
aziende di abbigliamento. Occorerebbe ripensare tante cose, compresa la
schiavitù camuffata da libertà.
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